SEMINARIO - PALAZZO DEGLI STUDI

di Longoni Corinna e Cappella Arianna

Tra gli edifici che caratterizzano l’ossatura storica di Monza, il Liceo Classico Zucchi vanta un’identità di rilevanza storica notevole. Nacque infatti sulle preesistenze della chiesa di S. Francesco, risalente al XIV secolo, come località conventuale dei francescani, in modo da riunire in un luogo comune i Frati Minori che già dal 1226 si erano stabiliti nella comunità monzese. 
Nel 1784 l’ordine fu soppresso e poiché era il periodo della riforma sanitaria del governo di Maria Teresa d'Austria, il complesso divenne sede del nuovo ospedale. Pochi anni più tardi, quando l’edificio fu adibito a seminario arcivescovile, per esigenze di spazio si decise di allargare gli spazi inglobando nel complesso gli spazi occupati dalla chiesa di S. Francesco.
Soltanto nel 1937 l’amministrazione del comune di Monza comprò il palazzo e vi dispose subito il trasferimento del Liceo Zucchi e della biblioteca civica che vediamo ancora oggi.

In armonico accordo con le diverse funzioni esercitate, il palazzo è stato protagonista di diversi mutamenti di carattere strutturale e quello che si vede oggi è il risultato di restauri operati intorno al 1800 da alcuni architetti milanesi. Durante uno di questi restauri furono portate alla luce le colonne dell’antica chiesa di S. Francesco che sono disposte ai lati del portale d’ingresso principale.

Chi oggi analizza l’edificio non può non partire da una somiglianza strutturale con il Collegio Elvetico di Milano, sede odierna dell’archivio di Stato. L’edificio si presenta con una forma quadrangolare che circonda l’ampio giardino centrale. Intorno, i colonnati si compongono di due ordini sovrapposti: dorico al piano terra e ionico al primo piano.

La volontà di adottare una facciata artisticamente semplice fu giustificata dal desiderio di mantenere l’uniformità con gli edifici della zona circostante che, secondo la moda imposta dalle correnti antipittoriche e anti decorative dell’epoca, erano particolarmente austeri. Nonostante ciò, da alcune foto d’epoca si evince che la facciata orientale presentava colorazioni diverse sui due livelli dell'edificio, oggi annullate dall’uso indifferente di un intonaco marrone chiaro che ricopre tutti e quattro i fronti del palazzo.

L’ingresso principale e il fronte Est dell’edificio offrono ancora reminiscenze pittoriche, scultoree e strutturali dell’antica chiesa francescana. È interessante anche l’esistenza di uno scalone in pietra nel fronte Est noto come lo “Scalone del Papa” in quanto possiede una lapide commemorativa degli anni che papa Pio XI, allora Achille Ratti, trascorse in qualità di studente nel seminario.

All’interno buona parte delle stanze presentano ancora le antiche volte a botte e sebbene non ci sia più traccia delle decorazioni e degli affreschi che riempivano le stanze, possiamo sapere della loro esistenza grazie alle foto storiche.


ENGLISH VERSION

Liceo Zucchi, located in Monza’s historical center, has a remarkable importance in the city’s history. It was constructed on the preexistent Church of St. Francis, which dates back to the 14th century, as a cloister for the Franciscans, to gather in the same place the Friars that had been living in the community of Monza since 1226. In 1784, the order was abolished. At the time, Maria Theresa of Austria’s government had just carried out a health care reform and the complex became location for a new hospital. A few years later, the building was transformed into an archiepiscopal seminary. In 1937, the city of Monza’s administration bought the building and arranged it to be the high school and the city’s library that are still visible today.

Because of the various purposes it was used for the block has undergone numerous structural changes: what we see today is the result of the restorations carried out around 1800 by Milanese architects. During one of these restorations, the columns of St. Francis’s old church were revealed and are now exposed at the side of the main entrance. Echoes of the original Church are also visible in the main entrance and the eastern façade of the palace that show pictorial, sculptural and structural.

Analyzing the building today, it is impossible to ignore the structural similarity with Milan’s Collegio Elvetico, current headquarter of the State archive. The palace presents a squared portico that surrounds the wide central garden. Around this, the colonnades are made up of two orders: ionic on the first floor and doric on the ground floor. In order to preserve the uniformity that characterized the buildings of the area, the façade was kept sober. Inside, the rooms have conserved old barrel volts even though there is no sign of the decorations and frescoes that covered them. The eastern front is embellished with a stone stairway, known as the “Scalone del Papa” because it displays a commemorative plaque reminding of the years Pope Pius XI spent as a student in the seminary.

BIBLIOGRAFIA: